e scatta la rivolta dei sindacati...
Direi, grazie ancora Prodi

"Non c'è nessun tesoretto. L'ho detto a dicembre e da allora la situazione è solo peggiorata": Tommaso Padoa-Schioppa interviene sulla questione mentre sta volando a Bruxelles all'Ecofin. Ma le sue parole non sono piaciute ai sindacati, che hanno detto di non credere al ministro. Il titolare di via XX Settembre ha poi precisato che per sapere se l'extragettito esiste e a quanto ammonta, sarà necessario aspettare ancora un mese.
Solo a marzo uscirà infatti la relazione unificata sull'economia e sulla finanza. "In quel momento avremo un quadro aggiornato sui conti. Prima di allora non possiamo pronunciarci" ha sottolineato Padoa-Schioppa, commentando la frase sul tesoretto attribuitagli dal quotidiano "Repubblica".
"Il vincolo - ha ricordato ancora - è che si rispetti il programma di stabilità e che non si devii dal percorso che porta al pareggio dei conti".
BONANNI: IMMEDIATA RESTITUZIONE DELL'EXTRAGETTITO
"Non crediamo al ministro, che troppe volte ha detto una cosa e poi ce ne ha fatta trovare un'altra" ha detto il segretario della Cisl Bonanni. "A noi risulta che l'extragettito ammonti a più di 10 miliardi di euro - ha puntualizzato il leader della Cisl - Ecco perchè riteniamo un errore non averlo redistribuito a lavoratori e pensionati".
Il presunto buco dei conti pubblici e il "giallo" sul tesoretto per Bonanni "stanno creando scorcerto e sbandamento tra le persone che hanno più difficoltà a vivere". Di qui la richiesta perentoria del sindacato: restituire i soldi attraverso agevolazioni fiscali a lavoratori e pensionati, "unici con ritenute alla fonte e che pagano, quindi, fino all'ultimo centesimo". E se davvero i conti sono in difficoltà, la ricetta per Bonanni è solo una: aggredire di più l'elusione e l'evasione fiscale e evitare gli sprechi.
EPIFANI:SITUAZIONE IMBARAZZANTE
Dello stesso parere anche la Cgil: "Per il sindacato non cambia nulla. Abbiamo chiesto, chiediamo e continueremo a chiedere che il tesoretto sia utilizzato per tagliare le tasse ai lavoratori dipendenti - ha rimarcato il segretario generale, Guglielmo Epifani - Questa è una priorità da cui non si può prescindere. "La cosa che "colpisce" è - per Epifani - "che il governo, anche sfiduciato, presenta le sue divisioni: è imbarazzante".
ANGELETTI: LE RISORSE CI SONO, MA SPARISCONO
"Ho sempre ritenuto che le risorse c'erano e sarebbe stato opportuno metterle a disposizione quando il sindacato le chiedeva perchè il governo avrebbe fatto una cosa utile per i lavoratori e per se stesso - ha aggiunto - Mi sembra molto probabile che si troverà il modo di far sparire il tesoretto: chiunque vincerà ci spiegherà che non ci sono le risorse per tagliare le tasse ai dipendenti, ma ad altri sì".
BERSANI: NON RAGIONIAMO SUL TESORETTO
Sulla questione tesoretto è intervenuto anche il ministro dello Sviluppo economico Pier Luigi Bersani, secondo il quale la riduzione delle tasse sui salari non è legata all'esistenza dell'extragettito. "Noi non abbiamo mai ragionato in termini di tesoretto - ha affermato - ma in termini di una manovra in un quadro di accordi sulla produttività e con un impegno alla riduzione della spesa pubblica, sulla quale il Tesoro stava lavorando".
Quindi, secondo Bersani, il taglio delle tasse si può fare. "Per quello che so e conosco - ha rimarcato - io confermo che ci sono le condizioni per fare questa operazione sui salari, in un quadro che presuppone impegni strutturali che sono alla nostra portata. A marzo si vedrà che già quest'anno siamo riusciti sostanzialmente a ridurre la spesa pubblica, ma se ragioniamo in termini di tesoretti da spendere non facciamo operazioni strutturali".
BERTINOTTI E FERRERO: L'EXTRAGETTITO ESISTE
Distanti dal ministro dell'Economia anche molti politici del suo schieramento. A cominciare da Fausto Bertinotti. "Non sono d'accordo - ha precisato - perchè ci sono delle risorse economiche. Non sono impugnabili limiti di bilancio contro chi con mille euro al mese non arriva alla fine del mese".
Sulla stessa linea il ministro della Solidarietà sociale, Paolo Ferrero: "Padoa-Schioppa ha sbagliato i conti per difetto, prevedendo più spese di quelle effettive e meno entrate. Credo quindi che l'extragettito ci sia e non bisogna aspettare giugno per distribuire questi soldi". Secondo Ferrero il deficit sarà meno del previsto: "ci saranno 7 miliardi di risparmio, anche grazie alla lotta all'evasione" e questi vanno redistribuiti. "la gente deve avere i soldi per arrivare alla fine del mese, per poter sostenere i consumi bisogna tagliare le tasse sul lavoro" ha concluso il ministro.
ALMUNIA: ITALIA PUNTI AL RIGORE
E proprio durante la riunione dell'Eurogruppo, i ministri delle Finanze hanno invitato il nostro Paese a rafforzare il risanamento dei conti pubblici. E' necessario, hanno ribadito a Bruxelles, stendere un bilancio più "mirato" per il 2008.
"Abbiamo invitato l'Italia a rafforzare il suo consolidamento di bilancio", ha detto il presidente Jean-Claude Juncker. Analoga raccomandazione anche da parte dell commissario Ue agli Affari economici e monetari, Joaquin Almunia: "Bisogna garantire un adeguamento più ambizioso attraverso misure specifiche" ha ribadito.
Sul fronte del debito pubblico, giudicato "troppo elevato", Almunia ha sottolineato: "Abbiamo chiesto di applicare pienamente la riforma pensionistica. Il ministro Padoa-Schioppa ci ha detto che ciò sta avvenendo, e noi accogliamo questo annuncio favorevolmente".
Ma le raccomandazioni dei ministri dell'Eurogruppo non finiscono qui: è ora di fare "più sforzi per migliorare la qualità della spesa pubblica".
Il nostro Paese, comunque - come ha ricordato Almunia - si avvia verso la chiusura della procedura di infrazione per deficit eccessivo aperta dall'Ue nel 2005. E dopo i moniti dell'esecutivo, si attende dai ventisette ministri finanziari Ue il via libera all'aggiornamento del programma di stabilità.
Sullo sfondo della riunione rimane, ben più spinoso, il dossier francese: da Bruxelles si chiede a Parigi di accelerare nella riduzione del disavanzo e di mantenere l'impegno del pareggio nel 2010, sottoscritto durante l'Ecofin dello scorso aprile.
Da TGCOM
1 commento:
*post censurato senza motivo*
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